In breve:

Paola Mandel ha un' esperienza maturata in teatro dove ha debuttato nel 1989 con Danio Manfredini.

Dal 1997 si è dedicata alla creazione di spettacoli come autrice e regista e alla scrittura drammaturgica.

Parallelamente dal 2005 lavora in collaborazione con diversi musicisti sull' interpretazione di racconti e poesia del Medio Oriente, l' ultimo spettacolo di questo filone lo ha realizzato nel giugno 2007 all' ambasciata d' Italia a Kabul insieme ad alcuni musicisti della Aga Khan Music Initiative for Central Asia, Afghanistan.

In cinema ha partecipato a "Niente è come sembra" regia di Franco Battiato 2007

 

qualche recensione:

 Maggio 1998

dal GAZZETTINO DI TRIESTE   

Domenica 28 Dicembre 2008

TEATRO 

Un successo a Trieste per lo spettacolo "Sette racconti sufi" 

La ricerca mistica della Mandel  


      Innumerevoli sono gli studi scritti sul sufismo, ma forse il modo migliore di farne le prime conoscenze è proprio tuffarsi direttamente, a mente e cuore aperti, nella sua avvincente saggezza. Un invito a tale immersione arriva da Paola Mandel, attrice nata e cresciuta in Italia, e da Fakhraddin Gafarov, il musicista azero, già direttore del Conservatorio Nazionale di Baku, considerato il più grande suonatore di tar nella patria che ha dovuto lasciare, anni fa, da rifugiato politico. Il loro spettacolo “Sette racconti sufi” attinge da quella calda e fine semplicità formale, propria di questa via della ricerca mistica, la più liberale tra le correnti dell’Islam, le cui dottrine – derivanti prettamente dal Corano, nonostante l’applicazione di alcuni concetti collegati alle fonti greche, persiane antiche e indù – si tendono verso la conoscenza diretta di Dio. La Mandel avvolge le tanto profonde e poetiche quanto spiritose e colorite novelle, utilizzate dai maestri sufi nell’insegnamento da più di un millennio nelle terre estese tra l’Indocina e Maghreb, in un’irresistibile maglia di passione, dolcezza e charme, catturando immediatamente la simpatia e attenzione anche dei più giovani tra il pubblico che ha riempito la Casa della musica. Con il filo rasserenante delle sue affabulazioni si intreccia il soave flusso musicale generato da Gafarov, che partendo dalla struttura modale dell’Asia Centrale, Medio Oriente e Nord Africa, detta maqam, mugham o makam (rispettivamente in arabo, azero e turco), intesse le improvvisazioni assecondando la trama narrativa. Tra il calore degli applausi e i generosi fuori programma si conclude questo bellissimo avvio della rassegna “Caravanserragli – aperture teatrali tra sacro e profano”, organizzata dalla “Fabbrica delle bucce”


      Dejan Bozovic  

 

Fotografie di Andrea Sacchi , fotografa ufficiale di Paola Mandel : http://www.andreasacchiks.it/

 

 

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